Le improbabili interviste di Pelò – Il metodo Feldenkrais questo sconosciuto

 

simone broccoli

 

 

 

 

 

 

Feldenkrais questo sconosciuto,  lo era anche per me e se non ci fosse stata Lisa a raccontarmi cos’era probabilmente non mi sarei neanche avvicinato.

Il prino approccio avviene proprio per merito di Lisa, la mia ragazza, quando stava finendo gli studi proprio a Strigara al Centro Feldenkrais, successivamente conosco Simone Broccoli che mi tratta con un ottima integrazione funzionale.

Attratto da questo nuovo, al mio sapere, metodo mi sottopongo più volte ad integrazioni effettuate da Lisa e mi offro, nei periodi di corso, più volte come “cavia” (cavia felice) per gli studenti.

E’ un po’ farsi un regalo, concedersi un oretta di puro relax mettendosi totalmente in mano dell’esperto in materia e lasciandosi fare completamente. Un ora durante la quale ci si lascia accompagnare in movimenti dolci ascoltando le parole liberando mente e corpo da inutili tensioni.

E’ un grande beneficio per il corpo e lo è ancora di più per la mente che ne esce talmente positiva e rinfrancata da creare aspetti positivi sul fisico anche in maniera superiore a quello che in realtà esso sente.

Per quanto ho provato sulla mia pelle, per i pensieri che ho sviluppato dopo vari trattamenti  e per quello che ho osservato nella location di Strigara penso proprio che il Feldenkrais possa essere veramente una strada importante sopratutto in patologie più gravi e specialmente nei bambini/giovani.

Appreso tutto questo e stupito dalla non considerazione del metodo da parte della Sanità Italiana ho pensato di inviare Pelò da Simone per qualche domanda sul tema con la speranza di poter dare la possibilità a chi non lo conosce di provarlo personalmente o poterlo consigliare a chi ha qualche problematica o vuole sfruttarne le caratteristiche per migliorare, anche, le prestazioni fisiche.

Buona lettura

Andrea Pelo di Giorgio

  • Buongiorno Simone Ci spieghi cos’è il metodo Feldenkrais ?
  • Non è mai semplice spiegare cos’è il Metodo Feldenkrais a parole, o forse è meglio dire che non è semplice farlo capire. Io invito chi vuole conoscere il metodo a fare una lezione individuale e poi propongo anche la lezione di gruppo. Questo secondo il mio parere è la strada migliore per introdurre un a persona alla conoscenza del Metodo.
    Quello che posso dire sul Metodo Feldenkras, in base alla mia esperienza maturata in questi anni e che è un Metodo basato sul movimento, più precisamente al movimento nella sua espressione naturale. L’insegnante Feldenkrais s’ interessa e propone un tipo di movimento che faccia sentire bene e a loro agio le persone, non insegna un movimento come disciplina. Il Metodo Feldenkrais cerca di unire le percezioni che abbiamo del nostro corpo, interessandosi del movimento com’è, osservando come avviene nella natura, nello spazio che ci circonda e di come la natura abbia indotto i primi movimenti, come il bambino impari a selezionare il proprio tipo di movimento, il proprio stile.
    In questa situazione non c’è competizione e non c’è nessuno che spiega cosa e come apprendere riguardo al movimento, ed è questa possibilità di osservare la maniera in cui il movimento si crea nell’ambiente naturale, che ci permette di sviluppare questo particolare criterio di apprendimento, unico nel suo genere, unico al mondo e fu messo insieme, composto e strutturato da una sola persona Moshe Feldenkrais.
    Moshe Feldenkrais era un fisico, un ingegnere fisico e maestro di judo. Partendo da queste due esperienze ha studiato il modo di sezionare il movimento, di ridurre il movimento nelle sue componenti in modo che l’uomo occidentale fosse in grado di capire questo aspetto del “problema”.
    L’insegnamento del Metodo Feldenkrais prevede due modi di apprendimento, uno di gruppo ed uno individuale. In gruppo l’insegnante da delle indicazioni verbali sui movimenti e queste sono lezioni di Consapevolezza Attraverso il Movimento (C.A.M), dove l’accento ed il centro della struttura di questo movimento è l’ascolto di noi stessi. Il problema non è quello di ottenere un risultato rispetto agli altri ma, di cercare un modo di rapportarsi con noi stessi, come il movimento vive dentro di noi. Siamo tesi nel farlo? Siamo rilassati? Abbiamo voglia di farlo di nuovo?
    L’altro modo con cui viene insegnato il Metodo è la lezione individuale ossia l’Integrazione Funzionale(I.F.) In questo caso le mani dell’insegnante si sostituiscono alla voce ma l’obbiettivo è lo stesso.
    Nell’integrazione Funzionale, l’insegnante vi guida, attraverso un tocco gentile ad una esplorazione della vostra organizzazione corporea dei vostri schemi abituali e suggerisce opportunità, di percepire le possibilità di cambiamento. Le mani dell’insegante conducono la persona a lasciare le tensioni, spesso inconsapevoli, che imprigionano il corpo, causando dolore rendendolo rigido e fragile.
    Con il proprio corpo è possibile vivere direttamente tutti i cambiamenti e sentirli profondamente. L’insegnamento del Feldenkrais è basato sul movimento perché il movimento “si lascia cambiare” e ci permette a sua volta di cambiare e migliorare.
    Anche se questi due modi d’insegnamento il Metodo (C.A.M e I.F.) possono sembrare differenti in realtà sono delle varianti dello stesso processo di base in perfetta sinergia tra di loro.
    Molte tecniche o discipline aiutano a sentire il corpo ma credo che il Metodo Feldenkrais vada un po’ oltre al semplice sentire, porta ad un livello tale di consapevolezza corporea che oltre i muscoli si percepisce l’organizzazione scheletrica e questo  porta ad una coscienza tale del corpo, da poter avvertire l’origine del movimento.
    Una delle prime cose che Moshe Feldenkrais ha osservato è che nella natura c’è un grandissimo permesso di fare errori e sbagliare. Il bambino fa moltissimi errori e sbagli, fa una serie di “esperimenti “ a caso, finche può selezionare quei movimenti che gli aggradano.
    Il sistema nervoso è strutturato in modo da essere vivo, vivace quando è nella possibilità di scegliere tra molte alternative, invece diventa “arido” se deve continuamente obbedire o ripetere delle indicazioni precise e ripetitive in cui gli schemi abituali si susseguono.
    Nell’insegnamento del Metodo, si mette a disposizione del materiale grezzo, materiale elementare per la varietà. Nel Metodo Feldenkrais viene chiamato apprendimento organico la possibilità di scegliere tra queste varietà, questa è la possibilità che il metodo offre. Non si tratta di una scelta cosciente, è una scelta a livello molto più profondo; è il corpo che ci dice quale movimento privilegia.
  • Possiamo equiparare il Metodo Feldenkrais ad “attività” come la fisioterapia? se no, ci spieghi la differenza ? 
  • La fisioterapia odierna non si può definire un'”attività” alla quale si può comparare il Feldenkrais, perchè in realtà oggi il fisioterapista agisce attraverso tipi diversi di interventi e metodi a seconda dell’ambito di intervento (più ortopedico o neurologico, sportivi o bambini o anziani…. non è più come una volta, quando il fisioterapista fondamentalmente faceva massaggi e usava le macchine). Il Feldenkrais potrebbe essere paragonato piuttosto ai diversi metodi presi singolarmente. E con alcuni non ha nulla a che fare, mentre con altri ha diverse cose in comune. Parlare di fisioterapia è troppo generale.
Ddetto questo, il Feldenkrais ha come idea di base quella di intervenire a livello del sistema nervoso, promuovendo ed apportando cambiamenti e miglioramenti nell’utilizzo del corpo e nel movimento. Quando il Feldenkrais si occupa di persone con particolari problemi o disturbi, può essere in parte equiparato ad alcuni metodi, utilizzati in fisioterapia, i quali  puntano l’attenzione su modificazioni prodotte dal e nel sistema nervoso per il trattamento e la risoluzione di problemi di diverso tipo. Come il Bobath o la Riabilitazione Neurocognitiva secondo il Metodo Perfetti, ad esempio.
Rispetto agli altri metodi, però, ci sono differenze sostanziali riguardanti sia il pubblico al quale si rivolge che i suoi fondamenti teorici. Tutti i metodi utilizzati in fisioterapia sono specificamente diretti a pazienti affetti da disturbi o disfunzioni. Il fisioterapista non tratta praticamente mai persone “sane”. Il Feldenkrais invece oltre ad aiutare persone che hanno problemi fisici di vario genere, si rivolge anche a chi vuole “semplicemente” migliorare e rendere più efficace la propria modalità di movimento e azione, sia in ambito professionale che personale. E questa è forse la differenza più grande rispetto ai metodi utilizzati in fisioterapia. Poi per quanto riguarda i fondamenti teorici, tutti i metodi hanno le loro peculiarità e principi o si concentrano più su un fattore che su un altro ma, fare una comparazione da questo punto di vista, sarebbe davvero troppo lungo. Non essendo io fisioterapista, non conosco tutti i metodi, quindi la comparazione mi risulta complicata. Va anche detto che la maggior parte dei fisioterapisti non conoscono tutti i metodi ma si specializzano nel loro settore di intervento.
  • Chi era Feldenkrais ?
  • Moshe Feldenkrais nasce nel 1904 nell’attuale Ucraina. Dopo il diploma lavora come cartografo per il catasto inglese. Prende parte ai gruppi di autodifesa e studiando jujitsu comincia a ideare nuove tecniche. Nel 1929 giocando a calcio si fa male al ginocchio sinistro, problema che diventa poi la spinta ad elaborare il suo Metodo.
    Si laurea in ingegneria meccanica ed elettronica, e comincia a lavorare come assistente di Joliot-Curie, e poi nei laboratori Arcueil-Cachan per costruire un generatore per gli esperimenti di fissione atomica.
    Inizia a praticare il judo sotto la guida del Maestro Jigoro Kano, e comincia a scrivere libri sul jujitsu e lo judo.
    Fa ricerche sul magnetismo e gli ultrasuoni, e come ufficiale scientifico della Marina Britannica porta avanti la ricerca sottomarina in Scozia.
    Diviene la prima cintura nera di judo in Europa fonda la prima palestra di judo a Parigi. In quegli anni, camminando sui ponti sottomarini, comincia a lavorare su se stesso per cercare di risolvere i problemi al ginocchio che si erano intensificati. Entra a far parte del Comitato Internazionale di Judo e comincia ad analizzarne scientificamente i principi.
    Nel 1949 cominciano le sue pubblicazioni sul Metodo che stava sviluppando e sullo Judo.
    Torna in Israele come Direttore del Dipartimento elettronico delle Forze Armate e nel 1954 si stabilisce definitivamente a Tel Aviv dove comincia a guadagnarsi da vivere esclusivamente insegnando il suo Metodo, tenendo lezioni di gruppo di Consapevolezza Attraverso il Movimento, in uno studio sulla Alexander Yanai Street.
    Nel 1957 comincia a dare lezioni al Primo Ministro israeliano David Ben Gurion.
    Alla fine degli anni 50 presenta il proprio lavoro in Europa e negli Stati Uniti e comincia a tenere i corsi di formazione per insegnanti del Metodo a livello internazionale, a San Francisco e l’ultimo nel 1980 ad Amherst, lasciato incompiuto al secondo anno per il sopraggiungere della malattia che lo porta alla morte nel luglio del 1984.
  • Com’è arrivato a costruire un metodo che lavora sul corpo e sulla mente ?
  • Il suo Metodo ha trovato le origini dal suo incidente al ginocchio sinistro durante una partita a calcio, nel quale si lesiona il legamento crociato. Non potendo quasi camminare, un chirurgo gli consiglia una operazione, dando, però, soltanto il 50% di possibilità di esito positivo.
    Da allora nota che, se in passato aveva usato correttamente il suo ginocchio, aveva in seguito dimenticato il modo antico e corretto di usarlo, e la paura stessa di usarlo gli rendeva difficile e pericolosa la deambulazione. Dopo aver ripreso una buona funzionalità del suo ginocchio, un nuovo stupido incidente gli fa vanificare tutto il lavoro fatto, ma allo stesso tempo ha modo di notare che la caduta era stata causata dalla mancanza di consapevolezza in ciò che faceva, e che questo era un comportamento comune alla stragrande maggioranza delle persone: “le persone non sanno cosa fanno, ma soprattutto non sanno di non sapere”.
  • E’ vero che grazie al metodo Feldenkrais possiamo reinsegnare alla nostra mente a compiere dei movimenti dimenticati o addirittura mai imparati ? 
  • Moshe Feldenkrais ha scritto che “in un corpo perfettamente maturo che è cresciuto senza grandi interferenze emotive, i movimenti tendono gradualmente a conformarsi ai requisiti meccanici del mondo circostante. Il sistema nervoso si è evoluto sotto l’influenza di queste leggi e si è adattato ad esse. Tuttavia molto spesso, nella nostra società, con la promessa di grosse ricompense o di severe punizioni,  introduciamo nello sviluppo naturale e regolare tali distorsioni da far escludere o limitare molti atti. Il risultato è che dobbiamo poi fornire speciali condizioni per promuovere l’ulteriore maturazione di molte funzioni interrotte”. Il fatto che la mente ed il corpo siano parti di una unità è una realtà oggettiva. Il movimento, infatti, è l’espressione più visibile dell’atteggiamento mentale e più facilmente localizzabile. Questo permette di poter sviluppare o modificare atteggiamenti mentali e comportamenti attraverso il movimento, ma soltanto lasciando che la ‘mente’ partecipi nel movimento con un’attenzione focalizzata. Questo consente di giungere ad una consapevolezza anche delle nostre funzioni più alte proprio attraverso il movimento – ed è proprio così, infatti, che Moshe Feldenkrais ha voluto chiamare le sue lezioni: Consapevolezza Attraverso il Movimento. Si è visto che condizioni di riposo favoriscono l’apprendimento: in assenza di tensioni sia fisiche che emotive il nostro cervello è più disponibile ad imparare. Con il Metodo Feldenkrais si lavora prevalentemente in posizione distesa, sempre ponendo attenzione alla propria personale comodità, lasciando andare ogni tipo di tensione ed eseguendo movimenti che siano semplici, lenti, senza sforzo. I movimenti che vengono guidati dall’insegnante sono stati raccolti da Moshe in lezioni, avendo in considerazione il primordiale apprendimento del bambino che inizia a relazionarsi con lo spazio nel quale si trova e le persone che gli sono intorno proprio grazie al suo movimento che sperimenta da solo, fino a riuscire a toccare gli oggetti, poi ad afferrarli, portarli alla bocca, ruotare dalla posizione supina a quella prona, per poi sollevarsi con l’appoggio delle mani, e quindi arrivare al più fine movimento di coordinazione del gattonare, e via così. E così come un bambino che sperimenta nuovi movimenti, lo studente Feldenkrais segue la voce dell’insegnante per osservare, studiare movimenti che riconosce abituali, e sperimentare ed esplorare e ancora studiare movimenti che non sono mai rientrati nei propri schemi, o sono stati dimenticati per un adattamento alla società ed al proprio vivere quotidiano.
  • Ci parli di Strigara? 
  • A Strigara di Sogliano al Rubicone in provincia di Forlì – Cesena è nato, grazie alla dedizione di mia zia, Tina Broccoli una dei primi insegnati Feldenkrais d’Italia, il Centro Scientifico del Movimento Metodo Feldenkrais.
    E’ un Centro dove si insegna il Felenkrais a tutti i livelli.
    Ci sono corsi per bambini, anziani e lavoratori di ogni genere, si tengono sedute individuali ed è una scuola per l’insegnamento professionale del M.Feldenkrais che gode di stima in tutto il mondo, perché si avvale di insegnati Trainer più quotati livello mondiale. Questi Trainer tengono a Strigara, anche corsi di aggiornamento (post formazione) per insegnati Feldenkrais. A fine marzo del 2016
    partirà la quarta scuola Feldenkrais in questo Centro e si chiamerò Strigara 4.
    Avendo fama internazionale, il Centro Feldenkrais di Strigara è strutturato in modo da ospitare, in appartamenti adiacenti alla palestra, dove si tengono lezioni individuali e collettive, studenti del corso di Formazione o persone provenienti da lontano che hanno bisogno di sedute individuali.
    http://www.centrofeldenkraiscsm.it
  • Servono particolari attitudini o certificazioni per poter frequentare un corso per diventare insegnanti Feldenkrais ?
  • Tutti possono partecipare ad un corso di Formazione Professionale che abilita all’ insegnamento del Metodo, comunque è consigliabile aver avuto una qualche esperienza precedente con il Metodo, ovvero partecipato a gruppi di Consapevolezza Attraverso il Movimento, o aver ricevuto lezioni di Integrazione Funzionale oppure entrambi le cose.
    Nel corso di Formazione da me organizzato, si sono diplomati o frequentano tuttora, persone che non hanno “problemi”, alle quali piace fare il Metodo Feldenkrais solo per il proprio benessere corporeo e mentale, altre perché lo integrano alla loro professione, come terapisti, estetisti, insegnati di pilates, yoga o altre discipline, insegnati di educazione fisica e sportivi di vario genere; ballerini, danzatori ed artisti di ogni sorta. Poi ci sono persone che decido di fare la Formazione Feldenkrais perché hanno figli con dei problemi fisici o psicofisici, altre persone decidono di fare questo percorso Feldenkrais perchè hanno problematiche fisiche di vario tipo e vogliono migliorarsi, o semplicemente affrontare la loro patologia con meno dolore e più serenamente.
  • Per quali patologie è consigliato?
    Credo che il M.Feldenkrais si possa applicare ad ogni tipo di patologia.
    L’essere umano ed il suo sistema nervoso, sono strutturati in modo da poter far fare al corpo certi movimenti. Il Feldenkrais cerca di ricostruire questi movimenti dove ci sono state lesioni o traumi, coinvolgendo tutto il corpo. Il Metodo Feldenkrais non è una “tecnica” invasiva, quindi a mio parere tutti lo possono praticare, soprattutto perché si basa su movimenti naturali che il nostro corpo conosce o perché il nostro sistema nervoso è già strutturato per farli. Dove ci sono traumi o lesioni al sistema nervoso che causano rigidità, blocchi, spasticità o qualche impedimento al movimento od espressione di esso, in qualsiasi parte del corpo, è la mano esperta dell’insegnante Feldenkrais che cerca attraverso il movimento, di ricreare le funzioni perdute stimolando il corpo, agendo quindi sul sistema nervoso, per sviluppare le sue potenzialità.
  • Quant’è importante curare un bimbo con il metodo Feldenkrais ?
  • Il Metodo non cura ma insegna. I bambini non hanno rigidità mentali e fisiche come la maggior parte degli adulti, quindi il loro approccio al Feldenkrais è solitamente molto naturale. A tutti i bambini, anche a quelli con traumi o patologie particolari, viene insegnato il Feldenkrais attraverso il gioco ed il movimento. Ci sono lezioni, ideate specificatamente per loro, dove ricevono e apprendono stimoli che facilitano un sano sviluppo motorio e cognitivo.
  • Porta più risultati l’inconsapevolezza di un bambino o l’intelligenza di una persona adulta ?
  • Un frase che si sente dire spesso durante le lezioni Feledenkrais e quella di diventare bambini e giocare con il proprio corpo, proprio come fanno i bambini mentre ad esempio, esplorano l’ambiente che li circonda. Ovvio che se noi adulti ci mettessimo a gattonare non saremo mai in grado di farlo come gattona un bambino; neanche se avessimo studiato tutti i movimenti del gattonamento a memoria. Io parlerei più d intelligenza corporea, ed in questo i bambini sono imbattibili perché hanno tutto da imparare, ovviamente facendo i loro sbagli ma fuori dalle abitudini e rigidità mentali e fisiche di noi adulti. Quindi dalla mia esperienza professionale, posso dire che i risultati migliori con il Feldenkrais li ho avuti con i bambini.
  • Quand’è nato ?
  • Il metodo nasce alla fine degli anni 40
  • Quanti insenganti Feldenkrais® ci sono sul territorio nazionale ?
  • Sinceramente non saprei dare una risposta precisa ma credo 500 circa.
  • Le attività sportive in genere possono trarre vantaggi dal metodo Feldenkrais ? L’atleta e il metodo Feldenkrais® .
  • Il Metodo Feldenkrais contiene strategie eccellenti per muoversi meglio e sviluppare un maggiore controllo che favorisce la pratica sportiva, ma ovviamente non si può sostituire all’allenamento sul campo. I vantaggi si ottengono quando si riescono a scoprire ed applicare alternative di movimento e schemi motori più funzionali a un gesto tecnico, rendendolo più efficace, a qualsiasi livello. Non meno importante è l’aspetto della prevenzione degli infortuni; essendo più consapevoli di come ci si usa, non solo si migliora tecnicamente, ma si riduce notevolmente il pericolo di subire traumi dovuti all’errato impiego dei propri muscoli. Inoltre con il suo enorme bagaglio di sapere ed esperienza nel campo della coordinazione, efficienza e ottimizzazione della mobilità, è una fonte ricca che attira e ispira gli sportivi di varie discipline: dalla corsa al ciclismo e allo sci, dal calcio all’ippica, dal tennis al golf, molti atleti si avvalgono del Metodo Feldenkrais per migliorare le proprie prestazioni ma anche per affrontare la riabilitazione dopo avere subito infortuni. Inoltre il Metodo Feldenkrais può fornire impulsi preziosi nella pratica di diverse discipline provenienti dalle culture estremo-orientali quali yoga, tai chi, aikido o judo, e consente di perfezionare sequenze di movimenti complesse. La corsa, ad esempio, rappresenta una disciplina sportiva piacevole e relativamente conveniente per molte persone che considerano questo sport un’attività ricreativa. Sovente, però, dolori alle ginocchia, ai piedi o al bacino impediscono di praticare questa attività con piacere. Il fatto sorprendente è che nella maggior parte dei casi è sufficiente una lieve modifica dello schema motorio, affinché il corridore possa in breve tempo ritornare a correre sulle piste, per boschi e parchi senza provare dolori.  Anche per coloro che praticano il ciclismo il metodo Feldenkrais può essere un valido completamento alla preparazione fisica. Le capacità coordinative di ogni atleta possono essere migliorate eseguendo brevi sessioni di lavoro con il Metodo Feldenkrais: si tratta di sequenze lievi e facili che richiedono un minore impiego di forze e portano successivamente a migliorare la resistenza e il rendimento. Coordinazione ed equilibrio sono prerogative determinanti per continuare a praticare con gioia e senza infortuni ogni tipo di pratica sportiva. Migliorando la percezione del proprio corpo sperimentando un vero e proprio percorso di apprendimento, si riesce ad abbinare alla necessaria convinzione nei propri mezzi una saggia valutazione del proprio potenziale effettivo. – negli sport ciclici (corsa nuoto ciclismo fondo etc),un valido motivo per frequentare lezioni di Consapevolezza Attraverso il Movimento può essere anche quello di uscire da una routine di movimenti ripetitiva e non priva di errori, sperimentare schemi di azione più efficienti, alcuni dei quali ripercorrono modelli di base di ogni individuo come il gattonare o il rotolare. -Negli sport di situazione ( gli sport di squadra e altri individuali come sci, arrampicata etc..) l”atleta che parteciperà attivamente alle lezioni di gruppo e sperimenterà le sedute individuali di Integrazione Funzionale potrà notare una maggior fluidità del gesto, dovuta principalmente ad un migliorato controllo neuromuscolare ed un ridotto affaticamento nel corso della prestazione, per una maggior consapevolezza nell’uso del proprio corpo in relazione alla forza di gravità ed una ritrovata efficienza della respirazione e della funzione diaframmatica.
  • Possiamo dire che il Feldenkrais ed il messaggio Domani Arriva Sempre sono in sintonia ?
  • Direi che ci sono molte affinità dal punto di vista filosofico e della consapevolezza. Nel Feldenkrais non si menzionano tanto i traguardi da raggiungere ma possiamo essere abbastanza in sintonia sugli obbiettivi che si possono sempre migliorare. Cito Moshe Feldenkrais: “Il movimento è vita. Se migliori la qualità dei movimenti migliori la qualità della vita.” “Per potere arrivare al movimento giusto è prima necessario pensare ad un movimento migliore piuttosto di quello giusto. Il movimento giusto non ha possibilità di crescita, quello migliore sì. Il movimento giusto rimane per sempre un limite.” “Rendere l’impossibile possibile, il possibile facile e il facile piacevole.”
  • Quanti anni ci vorranno ancora per far capire alla gente la potenza della nostra testa ?
    Credo che l’essere umano conosca le sue potenzialità ma forse dia più importanza
    ad altro e, con questa frase che potrebbe dire tanto o forse nulla non voglio criticare nessuno…. ma aveva più conoscenza e consapevolezza di se mio nonno, che aveva fatto solo la terza elementare piuttosto che diverse persone da me conosciute, che magari sapevano il nome di ogni muscolo del corpo e dove si trovava.
  • Si può esprimere il concetto di libertà col metodo Feldenkrais® ?
    Mia zia , Tina Broccoli che era una insegante Feldenkrais con grandissima esperienza aveva
    racchiuso in una frase questo rapporto tra il Feldenkrais e la libertà:
    Metodo Feldenkrais… per ritrovare la libertà del corpo e la serenità della mente.
  • Se ci sono altre nozioni importanti sul metodo comunicacele tu.
    Provatelo, se siete disposti a migliorare e a cambiare, le sensazione che sentirete rimarranno con voi.  

Pelò e Domani Arriva Sempre ringraziano Simone per la disponibilità e la professionalità esplicativa con cui ha risposto alle domande.

Informazioni ulteriori e/o appuntamenti per trattamenti  

http://www.centrofeldenkraiscsm.it

www.justpilatesstudio.it  

grazie 

Pelò

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