Le improbabili interviste di Pelò – Ivan Cudin

cudinsparta2014

 

 

 

 

 

 

Ivan Cudin

non credo servano parole per presentare l’ospite di questa settimana alle “Improbabili interviste di Pelò”

solo una precisazione, quella che permette di anteporre la parola Grande a Campione

Umiltà, disponibilità e semplicità, questo è Ivan , oltre, naturalmente, ad essere quella “macchina da guerra” che tutti conosciamo

Andrea Pelo di Giorgio

  • Pensi che nei prossimi mesi l’indice mib possa trasformarsi in pollice ?
  • Ormai indice e pollice non si distinguono più: dopo la gare lunghe una congiunzione amorfa di vesciche li unisce indissolubilmente.
  • Se si credi possa portare un abbassamento dei tempi in maratona ?
  • Ormai la mia veneranda età e il legame embrionale con le ultra non mi permetteranno più di migliorare i miei tempi in maratona, me ne farò una ragione.
  • Come e quando è nata la tua passione per la corsa ?
  • Da bimbo scappavo in giardino per sfuggire ai rimproveri di quella santa donna di mia nonna, ma quella forse quella era più passione per la fuga che per la corsa. Ho iniziato a correre a 24 anni quando il medico mi ha costretto a fare attività fisica per cercare di gestire peso e pressione arteriosa eccessivi.
  • Dopo quanti anni c’è stato il passaggio dalla corsa al mondo ultra ?
  • Dopo 2 anni di corsette non competitive ho partecipato ad una 100km, la mia prima gara ufficiale. Ne sono stato da subito affascinato, forse per l’abominevole sofferenza provata.
  • Cosa ha fatto scattare la scintilla ?
  • Più che una scintilla fu un incendio: la prima e unica sfida della mia vita. Un camminatore di 70 anni mi disse che avrebbe partecipato ad una 100km, non potevo che tentare di farla anch’io. In corsa ho maledetto lui e la mia malsana e insensata idea di fare quella corsa senza aver mai superato prima i 35km.
  • Ti sei sempre distinto per l’umiltà e la disponibilità nei confronti di tutti, c’era qualcosa nel biberon ?
  • Niente biberon, dalle poppate sono passato direttamente a cotechino e peperonata. Prima di iniziare a correre mi sono coinvolto attivamente con associazioni di volontariato internazionale e nel campo della diversabilità. Qualche briciola di quello che ho ricevuto mi è rimasta dentro.
  • Il podismo è diventato il tuo lavoro o rimane una passione ?
  • Fortunatamente mantiene solo i connotati della passione e rimane uno sport puro.
  • Domanda buffa : a cosa saresti disposto a rinunciare pur di vincere una gara ?
  • Alla polenta, anzi non ne sono proprio sicuro, facciamo alle 12-13 ore quotidiane dedicate a lavoro e trasferimento al lavoro.
  • La legge internazionale dettata dal signore al quale puoi dare il nome che più ti aggrada ha deciso di effettuare delle cancellazioni e da domani non sarai più podista …….hai la possibilità di scegliere un altro sport escluso il curling (sarebbe troppo facile se no) cosa scegli ?
  • Data la mia mole, proverei il tiro alla fune o forse opterei per il sumo.
  • Il fatto che tu abbia vinto solo garette della parrocchia non ti fa pensare che abbia una vocazione ed un futuro dietro all’altare ?
  • Qualche decennio fa un signore con il soprabito nero cercò di convincermi a prendere quella strada, ma non credo avrei avuto i criteri minimi.
  • Il doping naturale maschile inizia per F ?
  • Per me sì, ma sempre con rispetto.
  • Come si chiama il cane dell’Arcipoliziotto con 3 T (personaggio di Jacovitti) ?
  • Sicuramente si chiama PELO. Qualcuno mi suggerisce si chiami Chilometro, però mi rifiuto di crederci, Chilometro rappresenta un’entità a me totalmente estranea.  Qualcuno ti ha suggerito giusto, ma con la K”
  • Quante paia di scarpe consumi in un anno ?
  • Negli anni buoni almeno 8 paia.
  • Cosa ne dici del mondo trail ?
  • Mi piace, ma più non riesci in qualcosa e più sei stimolato a metterti alla prova: rimarrò sempre uno dei migliori cascatori al mondo e le ginocchia ringraziano!
  • Nella cornice dei tuoi ricordi quale emozione metteresti ?
  • Circa 20 anni fa persi conoscenza per un forte trauma cranico dovuto ad un incidente calcistico. Quando mi risvegliai mi parve di vedere la madonna in un aurea ovattata, invece era mia madre sull’autoambulanza che da sollerte ex infermiera per 5 minuti fu dolcissima, poi iniziò ad inveire contro di me e la mia malaugurata passione per il calcio. Per non andare anche sta volta fuori tema, credo che sarebbe opportuno segnalare anche quella faccia stupita ed inebetita che, qualche annetto fa, non riusciva a credere di aver terminato la Spartathlon prima del sorgere del sole.
  • Il cavolo a merenda è meglio di un panino con la nutella ?
  • Per me si: sono intollerante alla cioccolata e adoro le colazioni all’orientale dove la mattina ti strafoghi di verdure!
  • Chi ha vinto …… e cosa ?
  • Il premio più significativo: un Budda panzone riciclato, acquistato dall’organizzazione di una gara in un negozio in fallimento. Mi ricorda le origini, prima che corsa fosse!
  • Doping tecnologico …… esprimi un parere
  • E che ne so io! Per me spirito sportivo e fair play sono connaturati con la corsa, non concepisco nessun aiuto, gli altri facciano quello che gli pare. Un aneddoto. Negli anni in cui credevo di correre dignitosamente sono stato inserito nel programma antidoping internazionale gestito dalla Wada. Devi compilare un calendario, dichiarando in anticipo dove ti troverai durante il giorno e fornendo un’ora di reperibilità per test a sorpresa, non facile da aggiornare con molto preavviso per chi si sposta molto per lavoro come me, ma comunque in qualche modo gestibile. In uno dei controlli a domicilio, un medico e una dottoressa tedeschi mi capitarono in casa verso le 22.30. Quel giorno ero un po’ disidratato e mentre il medico in attesa che espletassi il mio dovere si addormentava sulla tavola, io mi scolavo 4l d’acqua. Alla fine, verso l’una riuscii a riempire le belle boccettine, così io e il medico gioimmo per il grande risultato ottenuto dopo 2 ore abbondanti di tentativi infruttuosi. Dopo che il medico se ne andò trascorsi una nottata insonne: ogni ora la toilette mi attendeva inesorabilmente!
  • Un consiglio spassionato ai genitori che devono avviare un figlio allo sport
  • Fategli fare sport di qualsiasi tipo per il bene del pargolo e fate scegliere a lui la disciplina.
  • E’ vero che per andare dalla cucina alla camera da letto prendi il treno ?
  • In genere mi caricano sulle spalle e mi ci portano.
  • Freccia rossa o regionale ?
  • Il treno freccia rossa lo prendevo per andare dal letto alla toilette in notturna, ma deragliava troppo spesso perché quotidianamente mi ritrovavo pieno di ammaccature ed i mobili che urtavo erano messi pure peggio di me! Ora lascio una frontale sul comodino per sicurezza perché ho scoperto che il restauro è caro!
  • Ultime cose ….quanti allenamenti settimanali fai e soprattutto quanti km in media ?
  • Variabile dagli 80 ai 160km, generalmente nei mesi più intensi di preparazione arrivo ai 150km, suddivisi in 7-8 uscite, ovviamente lavoro permettendo.
  • Quando dici “esco e vado a correre” lasciano le chiavi sotto lo zerbino e intanto vanno a letto ?
  • Come fai a saperlo?
  • Fatti una domanda e rispondi sbagliato
  • Domani si corre? No domani devo fare una sfilata di moda.

Lo Spirito D.A.S. fa parte di te.
grazie

Pelò

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